Ogni mattina, prima dei laboratori, scopriamo un capitolo della esortazione apostolica Gaudete et Exultate. Partiamo dal primo: concetti chiari, che mi rimangono impressi: tutti siamo chiamati ad essere santi e la santità della porta accanto: quella che non fa rumore ma ogni giorno fa cose cose straordinarie nell’ordinario.
Subito dopo ci immergiamo nei laboratori formativi, io e rita abbiamo scelto quello sulle emozioni.
Quanto è importante riconoscere e gestire le emozioni? Quale è il nostro livelli di alfabetizzazione emotiva?
Queste ed altri interrogativi hanno guidato il primo giorno.
In estrema sintesi siamo capaci di riconoscere lo stimolo, per attivare l’emozione adeguata, il bisogno e l’azione che risolvano la situazione?
Attraverso esercizi e confronto in gruppo scopro quanto poco conosco il linguaggio delle emozioni (mi conforta che non sono il solo!!!). Dietro l’espressione della rabbia mi accorgo che tante volte viene nascosta una paura e non c’è effettivamente l’aver subito un sopruso, quindi arrabbiarmi non mi fa stare meglio. Sembra di aver scoperto una cosa banale, ma in tante occasioni è proprio quello che accade.
Il tempo di laboratorio si esaurisce nel confronto. Domani ci sarà altro tempo per nuove “scoperte”.
Primo pomeriggio dedicato allo spazio famiglia, che decidiamo di trascorrere sul monte Faito. Da 0 slm a 1000 metri slm, in 8 minuti con la funivia, che già lascia senza parole. Il panorama dei due golfi visti della penisola sorrentina tolgono letteralmente il fiato. Tempo di relax, incontro e chiacchere in libertà, tutti ingredienti che rendono anche questi momenti occasioni di crescita.
La celebrazione Eucaristica conclude la nostra giornata: oggi festeggiamo la Trasfigurazione del Signore, chiaro invito a riconoscere la divinità di Gesù ed allo stesso tempo a non poter stare in pace sul monte, perché è necessario adempiere alla missione.
Secondo giorno e già tanti temi per la riflessione personale.