SFAF 2018 – Giorno 6 (prima parte)
Oggi tocca a suor Elena Cavaliere la presentazione della Gaudete et Exsultate. Premetto che questa parte sarà forse più lunga degli altri giorni (per questo la giornata è divisa in 2 parti), dell’intervento di suor Elena mi è sembrato tutto importante.
Come faccio a diventare santo?
Il papa indica la strada delle beatitudini.
Far trasparire il volto del Maestro, lasciandoci colpire dalla Sua parola, altrimenti la santità rimarrà solo parole.
Beati i poveri i poveri in Spirito perché di essi è il regno dei cieli: Lasciati amare da Dio attraverso gli altri. Il povero è colui che lascia spazio per Dio, lascia spazio-tempo per amare i fratelli. È colui che ha aperto alla bellezza di Dio che sorprende. È un invito a vivere una vita sobria per fare spazio a Dio.
Beati i miti, perché avranno la terra in eredità: Colui che spera in Dio, erediterà
la terra, vedrà compiute in lui le promesse di Dio e godrà di una grande pace.
Beati coloro che sono nel pianto perche saranno consolati: Piangere insieme agli altri, non essere indifferenti al dolore che ci sta accanto. L’altro non abbia paura di avvicinarsi a noi.
Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati:
Siamo invitati a cercare la giustizia come soddisfazione dei bisogni primari. Una giustizia che ci chiede di essere noi giusti. Cercare giustizia per il povero, per gli indifesi (cfr Isaia). Collaborare con Dio, affinché sia fatta giustizia. Mettiti dalla parte dei poveri.
Beati misericordioso, perché troveranno misericordia: Dare, aiutare, Perdonare
Essere riflesso del Padre. Invito a non giudicare. Quanto noi desideriamo per noi facciamolo per gli altri.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio: i santi hanno un cuore semplice. Dobbiamo impedire che il cuore venga inquinato dal male. Se il cuore ama Dio ed il prossimo allora quel cuore è puro. È nel cuore che nascono le buone intenzioni. Discernimento perché nel nostro cuore abitino solo intenzioni pure.
Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio: cercare e piantare semi di pace; costruire la pace, cercando l’unità. Non escludere nessuno, anche le persone che possono darci fastidio, più difficili da gestire raggiungere. Evitare di distruggere la pace e la comunione.
Stare dentro i conflitti per trovare le chiavi per trasformare i conflitti in processi di pace.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è regno dei cieli:
Alcuni temi, alcune scelte ti pongono controcorrente, questo ti mette in una condizione di “persecuzione”. Ma i santi accettano ogni giorno la via del Vangelo.
Le beatitudini sono l’invito a tenere fisso lo sguardo verso l’obiettivo, come un funambolo sulla corda.
Una regola che sintetizza tutto: trova e segui Dio seguendo l’amore per gli ultimi. Il cristiano deve sentire una sana inquietudine per gli altri.
Due grandi pericoli: i cristiani che vivono senza rapporto con Dio ed i cristiani che vedono con diffidenza nell’impegno sociale.
Rita Cerchi D’Onda Onlus
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